07 Mar

Il Sentiero del risveglio interiore: una via occidentale di conoscenza del Sè

Articoli-Sentiero
Il Sentiero del risveglio interiore è un percorso spirituale che punta a disvelare, riconoscere e realizzare il proprio vero Sé.

Uno dei suoi principi fondanti è che il nucleo più intimo di cui siamo fatti è pervaso dello Spirito Creatore del Divino e che se non riusciamo a ritornare a questo contatto pieno di immenso amore piacere e meraviglia è perché ci sono blocchi animici fatti di malintesi, credenze erronee, negatività reiterate che impediscono l’abbandonarsi a questo flusso di Coscienza Cosmica.

La Guida che Eva Broch Pierrakos canalizzò per circa venti anni, ci ha lasciato un fantastico corpus di conoscenza di 258 lezioni che ci dice come possiamo fare per tornare a questo Vero Sé dandoci l‘indicazione che la nostra anima non smetterà mai di cercare di tornare alla condizione di Unità con Dio anche se apparentemente è impegnata in qualche stadio oscuro e negativo della catena delle incarnazioni. Quando la personalità decide di dare ascolto a questa voce che viene da lontano (e da vicinissimo contemporaneamente) lì inizia il proprio Sentiero… o il proprio ‘lavoro’ sul Sentiero, come il nome americano ‘Pathwork’ ben sintetizza.

Questo con la Guida è un vero e proprio viaggio di progressivo disvelamento di ciò che di distorto o di inconscio esiste in ogni essere umano… anche il più spiritualmente orientato; disvelamento che implica la presa d’atto anche di aspetti che appartengono al lato oscuro che, proprio perché non riconosciuti, proprio perché rimossi o proiettati sull’altro da sé, diventano forze potenti che ci portano dove coscientemente non vorremmo andare o che attraggono a noi situazioni conflittuali che ci addolorano o ci fanno arrecare dolore. Questi aspetti del Sé inferiore, come la Guida li denomina, giacciono soffocati da una coltre di facciata sociale (o maschera) che impedisce sì alla negatività di uscire ma che ne cattura anche le energie vitali, che seppur distorte continuano ad esistere nella negatività. 

Questa maschera che ci vuole accettabili a tutti i costi, o potenti, o amorevoli anche quando non lo siamo, diventa man mano che si diventa adulti, una specie di camicia di forza dentro cui le nostre parti continuano a lottare sempre più soffocati dal volere apparire diversi da ciò che realmente si è.

Gli aspetti che appartengono al lato oscuro, secondo la Guida, hanno origine sia dalla storia animica che da quella infantile di ogni individuo incarnato. Nei nostri bambini interiori risiede una incredibile catena di sofferenze subite realmente ma anche immaginate, che creano nel bambino un bisogno di difendersi dal dolore, che per la sua stessa struttura psichica, ancora non formata, è letteralmente insopportabile. Queste difese, (che prendono differenti forme a secondo dei vari fattori in concorso) create per sopravvivere, diventano col tempo delle barriere che erigiamo tra noi e la realtà o meglio degli occhiali che distorcono la visione della realtà tendendo a riprodurre ciò che da piccoli si è subito, per vincere o almeno per allontanarsene. Diventiamo nell’oggi degli adulti perennemente in fuga dalla realtà sia interna che esterna perché fuggiamo dai nostri bambini emozionalmente ‘morti’ di dolore un tempo che fu.

Questi strati emozionali rimossi (veri e propri nuclei energetici potentissimi) fungono da impedimento a che ci si possa fidare di ciò che ci viene dalla vita nel suo insieme, e di noi stessi da un lato, dall’altro di prenderci piena responsabilità del nostro essere e delle nostre azioni cosa che non permette alla voce dell’anima di affiorare alla coscienza. È attraverso un lungo, amorevole, paziente e profondissimo lavoro di presa di coscienza dei lati oscuri del proprio Sè e della maschera che li ricopre, che sempre più concretamente si viene a contatto con la propria voce Divina.

È il Sè Superiore che man mano si disvela nella verità di ciò che si è interiormente, libero dalle proiezioni, da false immagini, da convinzioni infantili che non sono più realistiche; esso si manifesta a chi è in grado di ascoltarlo e riconoscerlo in sè stesso e fuori da sè nei propri fratelli e sorelle di vita.

Quando il rapporto con questa parte di noi profondissima, saggia ed amorevole si stabilisce, anche le cose più dolorose che la vita può riservare vengono vissute come occasioni di crescita e di conoscenza di sé e si trova la forza e anche la gioia necessaria per affrontarle e scioglierle. In questo modo la vita diventa una meravigliosa avventura fatta di conoscenza, sperimentazione e scambio.

Articolo pubblicato sulla rivista “Anima News” pubblicata da Anima ed., MI

07 Mar

“Unione Creativa”- Il significato spirituale della Coppia

Vi siete mai chiesti come mai vi è capitato proprio questo compagno/a nella vostra vita, magari che ha proprio quei difetti che mai avreste voluto che avesse?

Vi siete mai chiesti come mai inizialmente tutto sembrava filare liscio, come su una nuvola rosa, e poi la relazione ha incominciato a mostrare tutte le difficoltà di cui avevate più paura?

Vi siete mai chiesti perché PROPRIO LUI o PROPRIO LEI?

Avete mai pensato che ‘Ormai lo/la conosco come le mie tasche…”  … per poi essere immancabilmente smentiti?
Avete mai percepito che il “conoscerlo/la come le mie tasche…” possa contenere un sentimento di stanchezza, un dare per scontato, una mancanza di curiosità, di avventura che non aiuta affatto la relazione?
Pensate che ci possa essere un tipo di relazione in cui possiate veramente aprirvi all’Altro/a senza paure, senza riserve, senza difese, con entusiasmo?

La Guida del Sentiero, attraverso Eva Pierrakos, afferma che la coppia è la più grande palestra per l’evoluzione dell’anima. Questo significa che noi attraiamo con le nostre energie, con le nostre immagini e malintesi la persona che in quel dato momento ci serve per attivarle, vederle, dissolverle e quindi crescere.

L’Eros del primo periodo d’innamoramento è lo strumento per permettere all’anima di esperire ‘come potrebbe essere’ se abbandonassimo le difese e i preconcetti, le proiezioni e le aspettative, le correnti a forzare e il bisogno di controllare che riversiamo sull’altro. L’Eros è il segnale di come potrebbe essere quando non diamo per scontato di conoscere l’altro ma restiamo desiderosi di ‘comunicare’, di stare insieme all’altro e abbiamo la curiosità  di scoprire un nuovo universo che, come noi stessi, è INFINITO.

Nel momento in cui incominciamo a stare in una relazione dove veramente ci mettiamo in gioco, impariamo a osservare e prenderci la responsabilità dei nostri comportamenti distorti, dove siamo in grado di rispettare i nostri veri bisogni e quelli dell’altro si apre sempre di più la strada alla vera esperienza che l’anima di ognuno di noi ricerca nello stare insieme ad una persona: l’Amore. 

È, questa, una reale possibilità che si apre a coloro che desiderano veramente mettersi in gioco, che intuiscono quanto si possa imparare di sé in una relazione anche la più apparentemente difficile.