Procedura per l’attivazione delle A.A.

  • Utilizzo di due Campane Armoniche concentriche, studiate e prodotte da Albert Rabestein (da cui è scaturito il nome delle Acque) e scelta della misura. Individuazione del Cristallo di rocca per amplificare il segnale.
  • L’utilizzo di un mandala con il Cerchio della Vita, creato e dipinto appositamente da Lorenza, con la misura di 44 cm (numero Maestro) in proporzione alla ciotola grande.
  • L’utilizzo dell’acqua di fonte (testate man mano che venivano fuori i nomi) che sgorga vicino ad una chiesa dedicata a Maria a Trignano, vicino Fanano.
  • La preghiera all’acqua all’inizio di ogni ciclo, per ogni intento, detta a voce alta da tutti.
  • I simboli dei 72 Nomi di Dio disegnati su un cerchio di carta di riso, nero su bianco come da indicazioni, immessi nelle ciotola interna sotto un cristallo che amplificava la vibrazione. 
  • Gli intenti impressi tutti insieme alla vibrazione delle ciotole armoniche, suonate alternativamente da Tiziano, Margherita, Silvio, abilitati da Rabenstain nel suono armonico, e dalla nostra declamazione collettiva e corale. Ognuno di noi aveva una collocazione precisa all’interno del cerchio, dettata dalla canalizzazione, come se fossimo noi stessi parte di una geometria sacra.
  • Una volta fatte le prime 7 acque, che sono riferite anche alle funzioni dei primi 7chakra, è stata creata la 8^ (il cui intento è: “Neutralizzo ogni negatività, armonizzo il tutto”) che è stata versata in tutte le altre prodotte dall’8^ in poi ed indicata come l’Acqua per la Terra e tutto ciò che sentiamo avere bisogno di energia.
  • Nei momenti di stanchezza o di tensione veniva suonato il gong o l’armonium da Luca e si beveva l’8^.

Giornata dell’8 dicembre

  • Ognuno/a dei partecipanti aveva un compito e tutto si è svolto come una intensa e profonda giornata di meditazione attiva, in realtà una danza, in cui abbiamo sperimentato un farsi da parte dell’Ego e un fluire come l’acqua che stavamo andando ad attivare con il nostro intento.
  • Tutto era percettibile come una vibrazione d’Amore per ciò che eravamo chiamati a fare e, nonostante la stanchezza (sopratutto verso le ultime bottiglie), siamo riusciti a giungere alla fine del compito portando con noi la percezione di avere avuto la fortuna di essere dentro ad un disegno divino, di cui non potevamo vedere in alcun modo i confini.
  • Da segnalare che abbiamo iniziato alle 8.00 di mattina e abbiamo finito alle 8.00 di sera in punto… esattamente 12 ore dopo. Usciti dalla stanza, tre falchi volavano sopra le nostre teste formando tre cerchi che si incrociavano fra di loro sopra un tramonto indimenticabile.